6VR UNIT è composta da 6VR realizzate con materiali autobiografici.

 L’unità è progettata per andare incontro alle specifiche necessità psicologiche e sociologiche individuate, sfruttando nel contempo i vantaggi che la tecnologia più sofisticata può offrire in merito.

Descrizione funzionale:

Ogni unità di realtà virtuale (VR) fornisce un quadro in cui ogni prigioniero o ex-prigioniero può spostarsi fra gli ambienti virtuali con dispositivi specifici. Navigando per gli ambienti virtuali, gli utenti vedranno una serie di elementi correlati al proprio profilo e storia. Di solito questi oggetti sono legati alla causa della prigionia, al reato; possono essere articoli di giornale, foto, narrazioni o video. Gli elementi esatti che si adattano al profilo dell’utente vengono selezionati e caricati nel framework dall’organizzatore della sessione.

Gli utenti indossano gli occhiali e le cuffie VR e iniziano a interagire con l’unità tramite sensori portatili e interfacce utente dedicate. Possono scegliere un determinato oggetto e ascoltarlo, guardarlo o leggerlo. Possono muoversi all’interno della stanza fisica (dove è ospitata l’installazione), interagire con la stanza virtuale e con tutti gli elementi che vi compaiono.

L’unità VR monitora durante l’esperienza comportamenti e scelte dei partecipanti. Queste informazioni di tracciamento vengono caricate direttamente nella sottounità statistica della piattaforma e i dati sono disponibili per quanti vi operano e per successive elaborazioni.

L’utente sarà così in grado di spostarsi in una serie di dieci diverse stanze virtuali come le celle o il luogo in cui è stato commesso il reato, luoghi interni o esterni e altro.

L’ambiente di lavoro è la realtà virtuale (VR), dove si utilizza il software per generare immagini realistiche, suoni e altre sensazioni che replicano un ambiente reale (o creano un’impostazione fantastica) e simulano la presenza fisica di un utente in questo ambiente.

L’obiettivo principale di questo particolare output, è quello di creare un sistema VR dinamico, composto da sale ispirate alle “Situation rooms” del Protokoll di Rimini. Comprende anche storie narrative, video, fotografie e articoli di giornali. Il/la partecipante, attraverso questo sistema, crea dinamicamente gli ambienti, riutilizzando materiali già registrati o aggiungendone di nuovi.

Questo materiale, usato da insegnanti o formatori addestrati, potrebbe contribuire a sostenere il reinserimento delle persone ristrette nella società, a partire dall’intelligenza e l’alfabetizzazione emotive. L’obiettivo primario per chi vi partecipa è agire e liberare emozioni negative, come rabbia, aggressività, rifiuto, delusione, al fine di sviluppare la capacità di prendere buone decisioni.

Con le VR l’utente ha l’impressione di trovarsi in un mondo virtuale con la possibilità di navigare e manipolare i propri elementi di realtà e le proprie sensazioni, per diventare testimone e allo stesso tempo protagonista di storie forse simili alla propria. L’obiettivo è identificarsi emotivamente con lo stato mentale di un altro detenuto, comprendere il suo comportamento e le sue motivazioni e, attraverso questo, comprendere il proprio comportamento, le proprie motivazioni e, in definitiva, intervenire sulla considerazione che si ha di sé, l’autostima.

La ricerca ha dimostrato che il libero scambio di storie di diversi individui supporta il loro stato psicologico, li aiuta a rivalutare le loro azioni, a ridefinire le loro priorità e valori, a guadagnare rispetto di sé e può portarli a prendere decisioni sane che alla fine porteranno al loro reinserimento nella società.

Sarà consegnato:

• mappatura tridimensionale delle stanze

• creazione del sistema di gestione

• creazione del sistema di realtà virtuale

• mappatura delle statistiche

• finitura e registrazione dello scenario

• digitalizzazione, inserimento nel database fotografico, articoli, ecc.

• manutenzione e debug per tutta la durata del progetto

• formazione del personale coinvolto dei partner

• Manuale

• sei sistemi di realtà virtuale costituiti da cuffie e computer VR